Miley Cyrus - Endless Summer Vacation

 

La noia, per un artista, può essere una vera e propria tortura”. Così afferma Miley Cyrus in Miley Cyrus - Endless Summer Vacation (Backyard Sessions), il concerto-documentario disponibile su Disney+ dal 10 marzo, giorno dell’uscita dell’ottavo album in studio Endless Summer Vacation (Columbia). 

Un sentimento, la noia, che negli ultimi anni sembra non aver scalfito neanche lontanamente l’ottimo stato di salute di cui godono i suoi progetti, nonché le sue proposte creative che troviamo concretizzate nell’ultimo macro-episodio di una variegata serie di performance dal vivo, in cui la cantante esegue cover acustiche nel giardino della casa di proprietà, intitolate Backyard Sessions.

Originariamente pubblicate su Youtube nel 2012, le prime tre cover (Lilac Wine di Elkie Brooks, Look What They’ve Done To My Song Ma di Melanie e Jolene di Dolly Parton) prendono vita durante il periodo di transizione post Hannah Montana (2006-2011): chiusi definitivamente il contratto discografico con la Hollywood Records e i rapporti con la Disney, Cyrus ha l’occasione di dimostrare al pubblico la capacità di eseguire brani più impegnati e ricercati vocalmente. Dopo il superamento della bufera mediatica relativa al brusco cambio di immagine avvenuto tra il 2013 e il 2014, viene pubblicato un seguito delle Backyard Sessions (questa volta impreziosite da duetti con Joan Jett, Ariana Grande e Laura Jane Grace) in concomitanza con il lancio dell’organizzazione non-profit “Happy Hippie Foundation” a sostegno dei giovani senzatetto e della comunità LGBTQ. Una terza e una quarta parte trovano una propria distribuzione nell’ottobre e nel novembre 2020 su MTV ed Apple Music con MTV Unplugged Presents: Miley Cyrus Backyard Sessions e Apple Music Backyard Sessions. Quest’ultimo segmento non contiene cover, ma quattro brani estratti dall’album Plastic Hearts (RCA). 

La peculiarità di ognuna delle quattro “fasi” delle Backyard Sessions è una dichiarazione di intenti riconoscibile, strettamente legata ad un agire hic et nunc, alla necessità di reinventarsi e di sperimentare quanto più possibile. Se in 12 anni Cyrus evolve in figura-simbolo di inadempienza dei canoni del pop puro ancorandosi ad una rotta psichedelica, passando per il country-pop, per poi giungere a quel glam-rock in netta antitesi con le sue origini, le Backyard Sessions sono la sintesi di una continua necessità di trasformazione il cui apice viene raggiunto con Endless Summer Vacation.

La “vacanza estiva senza fine” suddivisa in 9 brani originali eseguiti nel cortile della villa (un tempo appartenuta a Frank Sinatra) a Hidden Hills, nei pressi di Los Angeles, segue una scansione oraria precisa che va dalla tarda mattinata alla notte fonda, in linea con l’atmosfera generale retro-dance che si respira nell’album di provenienza. Man mano che la giornata trova il proprio compimento, Cyrus si apre alla telecamera (circostanza ultimamente abbastanza inconsueta) apparendo rilassata, schietta e consapevole, si commuove, sorride, allenta le proprie difese e puntualizza con orgoglio il proprio legame con la Disney (riproponendo The Climb in scaletta), ufficializzando, di fatto, una definitiva e sorprendente riconciliazione.

Se la Disney ringrazia e accoglie di nuovo Miley Cyrus come una figlia, offrendole una delle formule più riuscite della propria piattaforma (come il concerto-documentario del 2020 Folklore: the Long Pond Studio Session di Taylor Swift), se le Backyard Sessions continuano ad avere una loro identità nel tempo e se si ha la sensazione di assistere alla chiusura di un cerchio, non è certamente perché Miley Cyrus, nel 2023, si annoia.

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