Elio: C’era una volta la Pixar
C’era una volta, alla metà degli anni Novanta, uno studio di animazione americano la cui creatività e la cui innovazione ha ispirato migliaia di artisti, e ha cambiato non solo la storia dell’animazione, ma lo stesso modo di…
Mountainhead: il debutto di Jesse Armstrong al cinema tra satira e caos digitale su NOW
Mountainhead segna il debutto cinematografico, nel formato più che nella forma, di Jesse Armstrong, uno degli autori televisivi più sagaci e per questo premiati dell’ultimo decennio. Dopo aver creato Peep Show, un’esplorazione satirica dell’amicizia maschile, ha partecipato…
L’Amore che non muore - Un rocambolesco coup de folie firmato Gilles Lellouche su Prime Video
Una musicassetta con le iniziali di Clotaire (François Civil) e Jacqueline (Adèle Exarchopoulos), giovani amanti immersi nella temperie new wave dei Cure come in un teen movie che sa di iconico amarcord. L’Amore che non muore è, invece, tanto più di un…
Kpop Demon Hunters – Quando le idol diventano guerriere fantasy su Netflix
Con K-pop Demon Hunters, Sony Pictures Animation e Netflix hanno creato un’opera ambiziosa. L’intento è quello di fondere il linguaggio del K-pop con il fantasy d’azione, facendo delle idol non solo icone pop, ma vere e proprie guerriere, alla Marvel, con tanto di…
Il tempo che ci vuole - Tributo e ringraziamento per Fabrizio Gifuni parte 2
«A me da quel giorno mi è cambiata la vita. Perché io ho capito che con il Cinema potevo scappare, hai capito? Con l’immaginazione». Pochi film hanno la dote di riuscire a commuovere nel profondo basandosi sulla forza inestimabile e al “potere immaginifico” e salvifico delle…
Cerrar los ojos – L’ultimo triste sguardo sul cinema e sull’esistenza
Con all’attivo solamente quattro lungometraggi e mezzo (Los desafíos è realizzato da più autori) in cinquant’anni di attività registica, Víctor Erice resta un autore essenziale, al contempo criptico e semplice nell’indagare il mistero dell’esistenza attraverso l’arte, quale illusione e riflesso della…
Highest 2 Lowest, Kurosawa, Spike Lee e l’anatomia di un rapimento tra Giappone e Brooklyn
Akira Kurosawa, il grande maestro del cinema giapponese, forse il più noto dei cineasti dell’Estremo Oriente è stato da sempre oggetto di felice “saccheggio” da parte dell’universo del Cinema americano, e non solo. Forse per le modalità di messa in scena, forse per…
A House of Dynamite: il peso della scelta
Ho visto A House of Dynamite di Kathryn Bigelow in anteprima mondiale a Venezia e non esito a dire che è il tipo di cinema americano che adoro: quello che non parte mai da un concetto già confezionato, ma che lascia che sia il film stesso, con la sua materia viva, a generare le domande. È un cinema che rifiuta la predica e l’allegoria facile, e che invece ci scaraventa dentro la vertigine del dubbio.
Fuori: il film su Goliarda Sapienza tra Rebibbia, sorellanza e libertà
Direttamente ispirato da L’università di Rebibbia e Le certezze del dubbio, gli scritti dell'autrice Goliarda Sapienza sulla sua esperienza dentro e fuori dal carcere femminile di Rebibbia nel 1980: il film trasuda vita. La storia è narrata dalla coppia di registi Mario Martone e Ippolita di Majo in una maniera per nulla retorica proprio grazie allo studio dal vivo delle persone e delle situazioni descritte…
Esterno Notte - Tributo e ringraziamento per Fabrizio Gifuni parte 1
L’esatto procedere di un lento respiro, la statura di un santo, con le sue debolezze e la sua incrollabilità morale. Questo ho ritrovato nell’Aldo Moro di Fabrizio Gifuni nella sua impeccabile interpretazione nel lungo progetto di Esterno Notte di Marco Bellocchio, secondo lungometraggio del regista piacentino sul Caso Moro dopo Buongiorno Notte del 2003.
Nonnas: la ricetta del ricordo, servita tiepida
Quando pensiamo alla cucina italiana, la mente corre subito ai piatti della nostra tradizione: nazionale, regionale, locale. Ricette sopravvissute al tempo, adattate ma riconoscibili, tramandate con gesti che restano uguali da generazioni.
Mean Girls 2024: remake tra Broadway e nostalgia
Dal 9 luglio Mean Girls, uscito nelle sale cinematografiche italiane nel 2024, arriva anche su Netflix. Liberamente tratto dal musical di Broadway e ispirato al primo film del 2004, mantiene alcuni dei suoi punti di forza delle opere originarie, quelli che lo hanno fatto diventare un pilastro della pop culture, ma non riesce comunque a convincere.
Straw - Senza uscita: il giorno in cui tutto crolla (e nessuno ti ascolta)
La storia del cinema è piena di film di rapina. Alcuni entrano nella leggenda, altri restano intrappolati nella banca che provano a raccontare. Tra i primi, cito a memoria Quel pomeriggio di un giorno da cani di Sidney Lumet, classe 1975, e Inside Man di Spike Lee (2006), due modelli diversi ma complementari di come si può tenere lo spettatore incollato alla sedia con una location limitata e un conflitto bruciante.
Old Guy: azione e ironia nell’action-comedy di Simon West
Un serial killer sul viale del tramonto e un ragazzo prodigio da iniziare al mestiere lungo le vie caotiche di Belfast: il lungometraggio di Simon West, su Prime Video dal 23 giugno e distribuito da Dus, si preannuncia come un buddy movie intergenerazionale ironico e ricco d’azione.
The Old Guard 2: un ritorno tra ritardi, azione e delusione
I protagonisti di The Old Guard potranno essere immortali, ma il pubblico non lo è. Dall’uscita del primo film al suo sequel son passati 5 anni, di cui 3 di questi dalla fine annunciata delle riprese. La post-produzione è stata interrotta dopo cinque settimane a causa di un cambio di leadership ai vertici Netflix, come raccontato dalla stessa Charlize Theron, che hanno portato The Old Guard 2 a restare nell’oblio fino al 2 luglio 2025.
Generazione Romantica: ritratto della Cina e di un autore in fieri
Presentato al Festival di Cannes 2024, Generazione Romantica (Mubi) è l’ultimo lavoro di uno dei maestri del cinema cinese, Jia Zhangke: un’opera che attraverso un pretesto narrativo abbastanza semplice riesce a scandagliare e analizzare i cambiamenti sociali non solo di un intero paese, ma anche del corpus del suo autore. Il film prende avvio a Daton – città nel nord della Cina – nel 2001: la ballerina e modella Qiao Qiao (Zhao Tao) viene abbandonata dal suo amante (Li Zhubin) che fugge dalla grande città industriale.
“La città proibita” di Mainetti: spaghetti kung fu tra cliché e ambizione mancata
Gabriele Mainetti dopo alcune prove d’attore e svariati cortometraggi (per testare il proprio linguaggio registico), ha esordito nel lungo con Lo chiamavano Jeeg Robot, venendo immediatamente osannato da gran parte del pubblico e della critica. Mainetti inserisce nel corpus della commedia borgatara il cinecomic e ne esce un crossover ironico e intelligente, una boccata d’ossigeno per l’asfittico panorama del cinema italiano di genere.
Fear Street: Prom Queen – Omicidi, tensione e nostalgia anni ’80 nella saga di R.L. Stine
Dopo circa tre anni di attesa facciamo ritorno nell’agghiacciante Shadyside, la città con più omicidi di tutti gli Stati Uniti d’America, così recita il voice over che dà avvio a questo quarto film della saga Fear Street, creatura seconda partorita dalla penna sanguinante di R.L. Stine, un progetto letterario incominciato addirittura prima di Piccoli Brividi nel 1989, ma più efferato e dedicato a teenagers voraci di accoltellamenti e temibili killer con affilate armi da taglio.
Golda: la nonna di ferro che fumava guerra
Disponibile dall’11 giugno su Prime Video Italia, Golda arriva in streaming in un momento in cui la realtà bussa violenta alle porte della Storia. Il film, presentato alla Berlinale 2023, racconta – e forse celebra – la figura di Golda Meir, prima donna a ricoprire il ruolo di Primo Ministro israeliano, donna di potere con l’apparenza di una nonna gentile e l’anima temprata dal fuoco di un’ideologia granitica.
FolleMente – La strategia d’amore (e di genere)
“Non mi piace quando diventi fluido, diffuso e multi-gender…” “Aggiungi poliamoroso!” In questo scambio di battute, tra i primi che l’ultima regia di Paolo Genovese, FolleMente (disponibile su Disney+), ci propone, è possibile riassumere il senso e i limiti dell’intera operazione che il film cerca di portare avanti.