Justin Willman Magic Lover: Magia, Comicità e Spettacolo

Justin Willman: Magic Lover arriva su Netflix portando il solito mix tra comicità e magia. Dopo Magic for Humans, il celebre prestigiatore torna a stupire gli spettatori con uno spettacolo molto particolare. Il titolo questa volta è quasi ingannevole: più che un romanticismo per la magia, qui c’è una passione per la comicità e il contatto col pubblico con la costruzione di uno spettacolo in equilibrio tra cabaret, illusione e… CAP.

Lo show inizia con quella disinvoltura, che è ormai il marchio di fabbrica di Willman, e fin da subito si ha la sensazione che le magie non siano mai quello che sembrano. Giochi apparentemente semplici nascondono invece colpi di scena ben costruiti, impostati appositamente per ingannare lo spettatore. Il pubblico pensa una cosa, Willman gliene mostra un’altra (magari assurda) creando risate e stupore.

La caratteristica distintiva dello spettacolo però non sono i trucchi in sé, quanto il modo in cui vengono presentati. Willman è abilissimo nel fingersi in difficoltà, nel far credere che qualcosa stia andando storto per poi tirarsi fuori con quel suo sorriso sornione da chi sa esattamente dove vuole arrivare. È il classico esempio di mago che non vuole sembrare troppo mago, ed è proprio per questo che funziona.

C’è anche una parte volutamente “stramba”, quasi autoironica, in cui Willman si esalta per la sua capacità di indovinare i codici postali (CAP) delle persone. Non è una magia vera e propria e, probabilmente, nemmeno un trucco particolarmente elaborato, ma riesce comunque a far sorridere, soprattutto grazie al tono iperentusiasta con cui propone questo numero. 

Nel finale torna un tocco “family”: come già successo in Magic for Humans, anche qui non manca il “momento bambini”, usato per costruire l’ultima predizione, che ovviamente è quella più spettacolare. La struttura è molto classica, quasi televisiva, ma funziona.

Alla fine Justin Willman: Magic Lover è uno spettacolo breve, non particolarmente sorprendente a livello illusionistico, ma efficace nel complesso. Il segreto è tutto nello stile di Willman: uno stand-up comedian prestato alla magia, o forse un illusionista prestato alla stand-up. Il pubblico ride, si lascia coinvolgere, partecipa e si diverte. Non cambierà la storia del mentalismo né quella della comicità, ma per 50 minuti lo spettatore può svagarsi e pensare ad altro. A volte basta semplicemente questo…

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