I film con Lea Massari in streaming

Lea Massari, attrice di straordinaria intensità e rara eleganza, ha saputo attraversato decenni di cinema italiano e francese lasciando un segno profondo, pur restando lontana dal divismo tradizionale. Con uno stile misurato, moderno e spesso enigmatico, ha interpretato donne complesse, fragili o ribelli, sempre credibili e mai scontate. Da Antonioni a Zurlini, da Malle a Sautet, la sua carriera è costellata di ruoli memorabili che hanno fatto la storia del cinema d’autore.

Oggi, molte delle sue interpretazioni sono finalmente accessibili in streaming. Ecco una selezione dei film da (ri)scoprire, per chi vuole conoscere o approfondire il talento di un’attrice imprescindibile:

L'Avventura di Michelangelo Antonioni (1960)

Raro Video su Prime Video

Lea Massari è il cuore silenzioso di uno dei film più rivoluzionari del Novecento. La sua Anna scompare misteriosamente in una delle prime scene, ma la sua assenza resta come una ferita aperta per tutto il film. Con pochi gesti e sguardi, Massari imprime al personaggio una forza misteriosa che va oltre la narrazione: non è solo un corpo scomparso, è un simbolo di smarrimento esistenziale.

Una vita difficile di Valerio Zurlini (1961)

Youtube

Nel ritratto amaro di un’Italia che cambia, Lea Massari interpreta una donna che non si lascia schiacciare dalla retorica. Elena è concreta, ironica, moderna: il suo sguardo spesso contrasta con il fanatismo idealista del marito. È proprio attraverso lei che il film misura la distanza tra l’utopia e la realtà. Massari dona autenticità a un ruolo femminile raro per l’epoca: né vittima né musa, ma presenza viva e autonoma.

Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy (1962)

Prime Video

Film corale, denso di personaggi, in cui anche chi appare per poco lascia il segno. Lea Massari non è al centro della narrazione, ma la sua partecipazione non passa inosservata: è una figura che incarna, senza enfasi, la resistenza quotidiana delle donne, il dolore sordo e il coraggio senza nome. Un tassello importante in un affresco collettivo.

Le soldatesse di Valerio Zurlini (1965)

ARTE TV

Qui, Lea Massari si confronta con un ruolo di forte tensione morale: quello di un’infermiera trascinata in una missione assurda durante l’occupazione italiana nei Balcani. Il suo personaggio è lacerato, in bilico tra il dovere e la pietà, tra distacco e fragilità. L’interpretazione è asciutta, controllata, ma carica di turbamento, in perfetta sintonia con il tono crepuscolare del film.

I Promessi Sposi di Sandro Bolchi (1967)

RaiPlay

Nel celebre sceneggiato tratto dal romanzo manzoniano, Lea Massari interpreta la Monaca di Monza: uno dei ruoli femminili più complessi della letteratura italiana. La sua performance è memorabile: tormentata, intensa, tragica senza essere teatrale. Con una recitazione interiore e potente, offre una delle versioni più convincenti del personaggio mai portate sullo schermo.

La prima notte di quiete di Valerio Zurlini (1972)

Prime Video

Un film impregnato di malinconia, dove ogni personaggio sembra vivere in una bolla di solitudine. Massari interpreta Monica, moglie del preside e presenza silenziosa ma significativa nel mondo stanco e opaco del protagonista. Con gesti misurati e un'eleganza inquieta, l’attrice riesce a comunicare molto più di quanto dica con le parole. Il suo personaggio è un’eco costante del disincanto che attraversa tutto il film.

L'amante di Claude Sautet (1970)

CineAutore su Prime Video

Accanto a Michel Piccoli, Lea Massari interpreta Hélène, la compagna dell’uomo protagonista, coinvolta in una relazione sospesa tra passione e frustrazione. In un film costruito tutto sul tempo interiore e sui non detti, Massari è la memoria vivente del protagonista, la donna che abita le sue esitazioni, i suoi rimpianti. Raffinata e vulnerabile, è presenza costante anche quando non è in scena.

La corsa della lepre attraverso i campi di René Clément (1972)

Acquisto/Noleggio su Prime Video

In questo noir cupo e visionario con Jean-Louis Trintignant, Massari è una presenza anomala, laterale ma carica di tensione. Il suo volto sembra annunciare pericolo e desiderio allo stesso tempo. In un mondo popolato da violenza e caos, il suo personaggio conserva una strana aura tragica, come se sapesse in anticipo l’esito di tutto. Magnetica, anche nei silenzi.

Anna Karenina di Sandro Bolchi (1974)

RaiPlay

Massari affronta uno dei ruoli più iconici della letteratura: Anna Karenina, l’eroina tragica per eccellenza. Lo fa con una grazia tutta sua, evitando l’enfasi melodrammatica. La sua Anna è fragile e lucida, prigioniera del desiderio ma consapevole della propria disfatta. La lunga serialità dello sceneggiato permette all’attrice di esplorare ogni sfumatura del personaggio, in una delle sue interpretazioni televisive più intense.

Il poliziotto della brigata criminale di Henri Verneuil (1975)

Prime Video

In questo polar francese ad alta tensione con Jean-Paul Belmondo, Lea Massari ha un ruolo contenuto ma incisivo: è una delle donne coinvolte nell’indagine, figura ambigua, elegante e sospesa tra complicità e minaccia. Anche in un contesto di puro intrattenimento, la sua recitazione aggiunge profondità a un film dominato da ritmo e azione.

Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi (1979)

RaiPlay

Nello sceneggiato tratto dal libro di Carlo Levi, Lea Massari interpreta Luisa, la moglie del protagonista, figura legata alla vita borghese e intellettuale da cui il confino lo ha separato. La sua presenza è breve ma significativa: è il contrappunto civile e urbano alla realtà arcaica del Sud, quasi una voce del mondo che il protagonista ha lasciato alle spalle. Massari incarna con naturalezza questo ponte tra due Italie.

Segreti Segreti di Giuseppe Bertolucci (1984)

Chili

Film corale sull’Italia degli anni di piombo, con un cast tutto al femminile. Lea Massari è una madre che vive un conflitto straziante, stretta tra l’amore per una figlia coinvolta nella lotta armata e il senso di responsabilità. Il suo volto attraversa il film con un’intensità trattenuta, scavata. Qui Massari mostra una maturità interpretativa assoluta, priva di orpelli: solo sguardi, esitazioni, silenzi che pesano più di mille battute.

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