Piccoli Brividi 2023 Prima Stagione: il ritorno horror di R.L. Stine tra nostalgia e nuova serialità
Il 2023 fu un anno di reinessance in casa Stine. Naturalmente mi riferisco allo scrittore R.L. Stine, autore di culto dall’irrefrenabile creatività che, a detta sua, non sa cosa significa avere il blocco della pagina bianca, come dimostra la sua enorme mole di storie raccontate; è la mente geniale dietro a successi dell’horror kids come Goosebumps (Piccoli Brividi) e Fear Street, e quattrocento milioni di libri venduti in tutto il mondo dopo, nel 2023, appunto, si decide finalmente di dare nuova linfa vitale e far conoscere alle nuove generazioni in chiave seriale i fantomatici “Piccoli Brividi”, e il merito va a Disney+ con a capo Rob Letterman — già regista del lungometraggio Piccoli Brividi, 2015 con Jack Black — e Nicholas Stoller che aprono le oscure porte dello scrigno dei racconti di Goosebumps per una prima stagione televisiva dell’epoca streaming.
Voglio precisare un attimo che chi non era un ragazzino o una ragazzina durante gli anni Novanta non può comprendere fino in fondo il fenomeno di massa legato a quella che sembrerebbe una semplice collana editoriale di libri horror per ragazzi. In realtà in quegli anni diventò tutto un “packaging” dalle dimensioni globali, un processo tra crossmediale e transmediale dove il mercato rispondeva attivamente a tutte le richieste di quell’universo narrativo scary, non solo soffermandosi sui libri ma producendo videogames, magliette, action figure, coperte, astucci e zaini, tatuaggi, davvero si poteva trovare di tutto, una vera e propria “febbre” di Piccoli Brividi mania (se volete approfondire la questione vi rimando al capitolo Stine in Dreamland del mio libro su R.L. Stine, edito da Weird Book sempre nel fatidico 2023) e pertanto capirete il rischio per chi è cresciuto a “pane e Goosebumps” nell’affrontare un compito così delicato e produrre una serie televisiva a tema.
La prima stagione di Piccoli Brividi del 2023 (a cui seguirà una seconda nel 2025, su cui già mi sono soffermato nelle pagine di Streamofilia) riesce nel percorso non di perfetta traduzione dal mezzo letterario originario ma in un riadattamento e un “ri-percorso” di quelle atmosfere 90s secondo i gusti del nuovo pubblico delle visioni on-demand: le situazioni sono gestite con un ritmo molto serrato e, nonostante non si tratti di una serie TV antologica, tuttavia in ogni episodio, diversificando, la struttura seriale cerca di far fare capolino elementi di richiamo provenienti da alcuni dei romanzi più amati della collana, anche se in alcuni casi sembrano esclusivamente un po’ appiccicati per soddisfare la fan community, vediamo perciò Say Cheese And Die!, The Haunted Mask, The Cuckoo Clock of Doom fino ovviamente alla personalità più attesa del mondo narrativo di Piccoli Brividi, il pupazzo da ventriloquo Slappy, una figura leggendaria che spettatori di tutto il mondo attendevano con ansia, più della serie stessa. E il risultato non delude, sia nel character design e sia nella diabolicità: Slappy, oltre a reggere tutta la serie e a fare dimenticare alcune magagne di scrittura, è il fantasma del passato che ritorna a tormentare la vita nella cittadina immaginaria di Port Lawrence, a tratti dal sapore kinghiano. Per questo la lotta del “solito” gruppo di teenager contro Slappy e lo stravagante prof. Bratt (Justin Long), ormai corrotto dai poteri malvagi del terribile pupazzo, non è solo la lotta di un gruppo di ragazzi alla “Stranger Things” ma è anche un modo per mettere fine ai segreti e ai traumi del passato dei loro genitori, artefici originari di un tragico evento avvenuti trent’anni prima...non a caso, finzionalmente, proprio in quegli anni Novanta.
Concludendo, se eravate alla ricerca di una serie perfettamente in linea con l’opera di R.L. Stine non è sicuramente questa (per avere questo vi consiglio un rewatch della serie TV di culto canadese in quattro stagioni, 1995-1998 disponibile su YouTube) ma nelle sfumature, nelle pieghe e nel mood rimodernizzato sicuramente troverete un accesso allo stesso tempo divertente e pauroso al magnifico universo di Piccoli Brividi, con uno Slappy che sicuramente per due, tre notti, o forse anche più, non vi darà tregua e non vi farà dormire sogni tranquilli: “Viewers, beware, you’re in for a scare!”, parola di R.L. Stine.