Too Much: la romcom di Lena Dunham per sovvertire le regole del genere

Jessica (Meg Stalter) è un disastro. Non è un’esagerazione ma una difficile realtà. Come ogni protagonista di una romcom che si rispetti, è stata lasciata dal fidanzato e ne ha ereditato un paio di traumi e il fatto di essere tornata a vivere insieme alla famiglia. La soluzione è una sola: grazie alla buona parola di un collega, si trasferisce a Londra per un lavoro. Il problema è che Jessica non sa niente di Londra al di fuori dei film e dei romanzi che ha amato religiosamente, ma il suo modello di riferimento non è Love Actually, quanto piuttosto le opere di Jane Austen. È partita dagli USA alla ricerca del suo Mr. Darcy con un brutto chihuahua spelacchiato in braccio (ci scuserà l’adorabile Astrid per questa descrizione eccessivamente realistica).

Too Much, in arrivo il 10 luglio su Netflix, segna l’atteso ritorno alla serialità di Lena Dunham, creatrice e protagonista del cult Girls, dopo alcune piccole avventure nel cinema da regista (Sharp Stick, Catherine). Questa volta la sua partecipazione davanti alla cinepresa è minima - interpreta la sorella di Jessica -, preferendo lasciare il palcoscenico alla comica Meg Stalter, già stata capace di rubare la scena in Hacks nei panni dell’imprevedibile Kayla. 

Se Girls era incentrata sulla scoperta del sé da parte delle sue quattro protagoniste, Jessica invece sa esattamente chi è, il problema è più che altro accettarlo e nel mentre riuscire a trovare il suo posto nel mondo. Mentre registra messaggi minacciosi per Wendy Jones (una sorprendente Emily Ratajkowski), influencer e nuova fidanzata del suo ex, incontra per caso in un locale il musicista Felix (Will Sharpe), pieno di traumi e relazioni ambigue. 

Tra i due nasce un rapporto peculiare, che usa gli stereotipi che entrambi nutrono verso l’altro come un cavallo di Troia per arrivare a scavare a fondo nelle loro menti, tirandovi fuori anche le verità più dolorose. Nei primi episodi la loro storia d’amore pare bruciare le tappe, ma ciò che conta per Lena Dunham, creatrice della serie insieme al marito, musicista e principale ispirazione Luis Felber, non è la costruzione della coppia quanto le sue ripercussioni sulle vite di Jessica e Felix.

Più che essere una romcom in senso stretto, Too Much gioca con il lascito del genere nell’immaginario collettivo, prendendone in giro i cliché o sovvertendoli a seconda delle esigenze. La serie è interessata soprattutto a seguire la sua protagonista nella sua bizzarra indagine antropologica di Londra che osserva stralunata, mentre incrocia i personaggi più disparati (nel cast anche Andrew Scott, Adèle Exarchopoulos e Richard E. Grant). E se non vi abbiamo ancora convinto alla visione, vi consigliamo di recuperare il remake del video musicale di London Bridge di Fergie che vede protagonista anche Meg Stalter: da vedere per credere.

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