Presentato al Festival di Cannes 2024, Generazione Romantica (Mubi) è l’ultimo lavoro di uno dei maestri del cinema cinese, Jia Zhangke: un’opera che attraverso un pretesto narrativo abbastanza semplice riesce a scandagliare e analizzare i cambiamenti sociali non solo di un intero paese, ma anche del corpus del suo autore. Il film prende avvio a Daton – città nel nord della Cina – nel 2001: la ballerina e modella Qiao Qiao (Zhao Tao) viene abbandonata dal suo amante (Li Zhubin) che fugge dalla grande città industriale.
Too Much, in arrivo il 10 luglio su Netflix, segna l’atteso ritorno alla serialità di Lena Dunham, creatrice e protagonista del cult Girls, dopo alcune piccole avventure nel cinema da regista (Sharp Stick, Catherine). Questa volta la sua partecipazione davanti alla cinepresa è minima - interpreta la sorella di Jessica -, preferendo lasciare il palcoscenico alla comica Meg Stalter, già stata capace di rubare la scena in Hacks nei panni dell’imprevedibile Kayla.
C’è qualcosa in Sirens che non torna. E non per difetto, ma per natura. La nuova miniserie Netflix sembra progettata per sfuggire alle etichette, oscillando tra generi e atmosfere con una grazia incerta ma seducente. È proprio in questo slittamento continuo che si annida il suo fascino più ambiguo: la bellezza di qualcosa che non si lascia afferrare del tutto.
Gabriele Mainetti dopo alcune prove d’attore e svariati cortometraggi (per testare il proprio linguaggio registico), ha esordito nel lungo con Lo chiamavano Jeeg Robot, venendo immediatamente osannato da gran parte del pubblico e della critica. Mainetti inserisce nel corpus della commedia borgatara il cinecomic e ne esce un crossover ironico e intelligente, una boccata d’ossigeno per l’asfittico panorama del cinema italiano di genere.
Churchill in guerra (en. Churchill at War) è una docu-serie in quattro episodi è stata rilasciata a poco tempo di distanza rispetto all’uscita, sempre su Netflix, del pluripremiato l’Ora più buia (2018) e ne riprende in parte la linea temporale. Churchill in guerra, dopo una prima parte in cui si introduce la figura del politico, è, infatti, interamente dedicato all’opera di Churchill durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’attore americano Michael Madsen ha lasciato dietro di sé una scia di personaggi duri, malinconici, iconici. Celebre per il ruolo di Mr. Blonde in Le iene di Tarantino, Madsen è stato il volto di un cinema pulp, sporco e autentico, ma ha saputo sorprendere anche con ruoli teneri e intensi, da Free Willy a Thelma & Louise. In questa guida, una selezione dei suoi film più significativi disponibili in streaming, per ricordarlo attraverso ciò che sapeva fare meglio: abitare la scena con carisma ruvido e inconfondibile.
Justin Willman: Magic Lover arriva su Netflix portando il solito mix tra comicità e magia. Dopo Magic for Humans, il celebre prestigiatore torna a stupire gli spettatori con uno spettacolo molto particolare. Il titolo questa volta è quasi ingannevole: più che un romanticismo per la magia, qui c’è una passione per la comicità e il contatto col pubblico con la costruzione di uno spettacolo in equilibrio tra cabaret, illusione e… CAP.
La terza stagione di Squid Game arriva su Netflix rispettando le aspettative degli spettatori. Dopo una seconda stagione di costruzione, la terza riprende tutti i nodi principali della trama per condurci al gran finale. Avevamo lasciato Seong Gi-hun a combattere contro i mulini a vento del capitalismo, protagonista di una folle rivolta finita malissimo. Ma quello non era che un assaggio di quanto succederà in questa nuova stagione.
Arriva su Netflix l’esordio cinematografico di Angelo Duro, comico palermitano che da circa sette anni ha reso popolare il proprio umorismo, tra one man show teatrali (Perché mi stai guardando?), ospitate TV (in principio fu Le Iene) e come coprotagonista cinematografico a fianco di Fabio De Luigi (Tiramisù).
Dopo circa tre anni di attesa facciamo ritorno nell’agghiacciante Shadyside, la città con più omicidi di tutti gli Stati Uniti d’America, così recita il voice over che dà avvio a questo quarto film della saga Fear Street, creatura seconda partorita dalla penna sanguinante di R.L. Stine, un progetto letterario incominciato addirittura prima di Piccoli Brividi nel 1989, ma più efferato e dedicato a teenagers voraci di accoltellamenti e temibili killer con affilate armi da taglio.
